Tre Cime di Lavaredo
Chi di noi
non ha mai sentito parlare delle Tre Cime di Lavaredo? Credo veramente pochi.
Tra gli appassionati di montagna poi, semplici escursionisti o alpinisti, le Tre
Cime sono sicuramente considerate tra le vette più importanti ed affascinanti
dell’intero arco alpino.
Da tempo
pensavo di effettuare un’escursione alle Tre Cime, più volte rinviata per vari
motivi; quest’anno invece l’occasione di passare un paio di giorni al cospetto
di queste meravigliose montagne si è presentata e non me la sono lasciata
sfuggire. Ovviamente sono partito con tutta la famiglia, mia moglie anch’essa
appassionata di escursionismo e i miei due figli, Michele e Valeria. L’intento
era quello di arrivare in macchina fino al rifugio Auronzo, lasciare li l’auto
e, attraverso il comodo sentiero che tocca il rifugio Lavaredo, raggiungere il
rifugio Locatelli, punto strategico per ammirare le Tre Cime di Lavaredo.
Siamo
arrivati in zona nel primissimo pomeriggio, la strada di accesso per il
parcheggio adiacente il rifugio Auronzo è a pagamento! (c’è un casello per il
pagamento del pedaggio che per le auto è di 20 Euro, sembra di imboccare un
casello autostradale, manca solo il telepass…sic!).
Non a caso
la strada e il parcheggio sono oggetto ormai da svariati anni di scontri tra le
associazioni ambientaliste e le amministrazioni locali.
Lasciata
l’auto nel mega-parcheggio ci avviamo per il comodo sentiero che in breve
conduce al rifugio Lavaredo. Il paesaggio è splendido e presto mi fa dimenticare
la confusione lasciata pochi metri prima: le vette aguzze dei Cadini di Misurina
sono maestose e mi offrono da subito la possibilità di fare diversi scatti sia
panoramici che selettivi. Anche in questo viaggio Michele e stavolta anche mia
figlia Valeria (7 anni) sono stati compagni fotografi con le loro compatte
digitali, Michele con la sua Optio W60 e Valeria con la mia prima compattina
digitale, la Optio 30. Il sentiero (mulattiera) che in falsopiano conduce al
rifugio Lavaredo offre la possibilità di cogliere qualche bella inquadratura
sulla croda dei Toni che si staglia davanti a noi e sulle pareti delle Tre Cime
che incombono sul sentiero che percorriamo. In questa prima parte del tracciato
non siamo certo da soli, nel mese di agosto il sentiero è superaffollato di
turisti (sembra di essere ad una fiera di paese), complice naturalmente il
facile accesso della strada per il rifugio Auronzo. Dopo circa mezzora si sale
decisamente a sinistra sul sentiero che in breve conduce alla Forcella Lavaredo.
Da qui si ha già una bella vista sulle maestose Tre Cime ed in particolare sullo
spigolo giallo della Cima Piccola. Dalla forcella si intravede già il nostro
rifugio che ci accoglierà per la notte, il Locatelli.
Arrivati
al Locatelli, la vista è spettacolare: sulla sinistra, il monte Paterno con alle
spalle i laghi dei piani e davanti a noi le Tre maestose Cime. Sono
impressionanti, grandissime e si ergono solitarie, non hanno rivali attorno, tre
giganteschi monoliti, con un versante verticale tagliato di netto: sono queste
le montagne più fotografate e conosciute delle Dolomiti. Non le avevo mai viste
da nord, ma è questa la vista più spettacolare!
Inutile
dire che le possibilità di fotografarle da questo versante sono innumerevoli,
inquadrature d’insieme si alternano a quelle più selettive, insomma anche
scattando ad occhi chiusi si può esser certi di portare a casa una bella
immagine. Il pernottamento al rifugio Locatelli è stato confortevole, abbiamo
avuto la fortuna di avere una stanzetta da 4 posti letto e molto accogliente,
anche qui naturalmente tanta gente, ma l’avevo messo in conto. La mattina
successiva, almeno per me, la sveglia è stata alle 5,30: i colori dell'alba erano
fantastici, i fasci di luce colpivano le pareti dei monti colorandole di un
rosso intenso, uno spettacolo…!
Il ritorno
è avvenuto sullo stesso sentiero con una piccola variante; non potevo
permettermi grandi cose con i miei due figli che comunque hanno risposto molto
bene all’esperienza.
Insomma…una bellissima escursione, condivisa con la famiglia.
Marco Pantanella
Il rifugio Auronzo è stato il punto di partenza per la nostra escursione, dal
terrazzo del rifugio la vista sui Cadini di Misurina è spettacolare, ma anche
lungo il sentiero per il rifugio Lavaredo le possibilità di fotografare queste
cime aguzze sono innumerevoli...
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*ist DL, FA* 28-70 f. 2,8 AL, 200 iso mano libera
...lungo il sentiero le pareti sud delle Tre Cime
incombono su di noi, sono grandiose e ci si sente davvero piccoli...
*ist DL, FA* 28-70 f. 2,8 AL, 200 iso mano libera
...dalla forcella di Lavaredo lo Spigolo Giallo della Piccola...
“HO
SUPERATO LO SPIGOLO GIALLO COMPIENDO L’ARRAMPICATA PIU’ AEREA, PIU’ ESPOSTA CHE
SI POSSA IMMAGINARE: PERCHE’ LO SPIGOLO E’ VERAMENTE AFFILATO COME UN
TAGLIAMARE, UN ARATRO, UNA SPADA, E CONTINUAMENTE STRAPIOMBA, E IL VUOTO INCOMBE
NON SOLO SOTTO L’ARRAMPICATORE, MA A DESTRA E A SINISTRA, E LO SGUARDO NON SI
RIPOSA PIU’ SULLE ROCCE, MA CONTINUAMENTE SI PERDE NELL’ARIA”
Emilio Comici
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*ist DL, FA* 28-70 f. 2,8 AL, 200 iso mano libera
...dalla Forcella di Lavaredo...
*ist DL, FA* 28-70 f. 2,8 AL, 200 iso mano libera
*ist DL, FA* 28-70 f. 2,8 AL, 200 iso mano libera
...dal rifugio Locatelli arriva la sera e naturalmente i momenti più belli, gli
ultimi raggi di luce colpiscono le cime più elevate...
*ist DL, FA 80-320 f. 4,5-5,6, 200 iso mano libera
...le
Tre Cime alla sera...
*ist DL, DA 18-55 f. 3,5-5,6 AL, 200 iso, Benro A 056
*ist DL, DA 18-55 f. 3,5-5,6 AL, 200 iso, Benro A 056
*ist DL, FA* 28-70 f. 2,8 AL, 200 iso, Benro A 056
*ist DL, FA* 28-70 f. 2,8 AL, 200 iso, Benro
A 056
Monte Paterno
*ist DL, DA 18-55 f. 3,5-5,6 AL, 200 iso, Benro A 056
...anche
in questo viaggio i miei figli, Michele e Valeria, si sono cimentati
nell'arte della fotografia con risultati direi sorprendenti...
Optio W60
Optio 30
...l'alba
sulle vette circostanti...
*ist DL, FA 80-320 f. 4,5-5,6, 200 Benro A056
*ist DL, FA 80-320 f. 4,5-5,6, 200 Benro A056
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